Olio, olive e borghi provenzali – Prima parte

A sud di Avignone si ergono les Alpilles, l’ultimo rilievo montagnoso provenzale prima della grande apertura del Delta del Rodano. Sono “le piccole Alpi”, nome derivante dalla loro altezza media, che non supera nemmeno i 500 metri: il punto più alto culmina a Signal des Opiès, a 493 metri. Eppure, la loro presenza in questa zona, alle porte della Camargue e della pianura di La Crau, arricchisce e abbellisce il paesaggio. Le Alpilles si estendono per 35 chilometri da ovest a est e per circa 14 chilometri da nord a sud. Considerate le caratteristiche botaniche e naturalistiche dell’area è stato istituito il Parco Naturale regionale delle Alpilles, in cui le rocce calcaree convivono con la terra di pianura, che i locali hanno saputo lavorare coltivando vigne, alberi da frutto e ulivi.

Questa zona per molti rappresenta il volto della “vera” Provenza, coi suoi tipici villaggi (16 in tutto), come Les Baux de Provence, Saint Rémy de Provence, Fontvieille, Saint Martin de Crau, Tarascon, solo per citare quelli più noti. La regione delle Alpilles è ancora territorio a vocazione agricola, che offre prodotti locali genuini: dai formaggi di capra al vino, dalla frutta e legumi al miele.

Questa terra, con il suo clima Mediterraneo è ambiente privilegiato per la coltivazione dell’ulivo. Sebbene resistente al caldo estivo del sud dell’Europa, l’ulivo è minacciato dal gelo. Gli anziani ricordano ancora la terribile gelata del 1956, che ha fatto perire numerose piante, tanto da minacciarne la coltura in Provenza. Ma così non è stato. Grazie agli sforzi e ai sacrifici degli agricoltori sono stati ricreati oliveti. La regione PACA si conferma la prima in Francia per la produzione olivicola.

 

Mouriès è considerata la capitale dell’olio d’oliva, essendo il primo comune di Francia attivo nell’olivicoltura. Difatti, su una superficie di 3800 ettari di terreno vi sono 80mila alberi di ulivo. Incastonato tra la cittadina di Les Baux, a ovest, e la piana di La Crau, questo piccolo borgo ha conservato case costruite in pietra. Il periodo migliore per visitarlo è settembre, mese in cui viene celebrata la Festa delle olive verdi che nel 2019 festeggia la 47 ͣ edizione. Per conoscere meglio la cultura locale dell’olio tappa privilegiata è il Mulino Cooperativa situato nel Quartier du Mas Neuf , la cui storia risale al lontano 1626. Divenuto cooperativa nel 1920, è stato modernizzato aggiungendo sia un impianto che può triturare una tonnellata di olive all’ora, sia un macchinario che può triturarne tre tonnellate all’ora. Il risultato è un olio pregiato, che ha ottenuto l’Appellation d’origine contrôlée de la Vallée des Baux. Per imparare a riconoscere un buon olio d’oliva, la Cooperativa di Mouriès organizza degustazioni, con cui si possono scoprire le caratteristiche organolettiche migliori e percepire sapori fruttati, piccanti, con un retrogusto che rimanda a quello del carciofo.

Continua…

 

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