Le sfumature autunnali stanno iniziando a colorare la terra provenzale. I lunghi viali di platani si tingono lentamente di ocra, come anche i tigli e gli alberi di castagno si ammantano di un giallo intenso. Tra i filari dei vitigni si ammirano qua e là lucenti foglie cremisi, che rendono ancor più suggestivi i paesaggi caratterizzati da splendidi vigneti.

Anche in terra di Provenza è iniziato da qualche settimana il periodo allegro della vendemmia. Nell’entroterra molti viticoltori hanno aspettato sino a quasi fine settembre per cominciare la raccolta dei preziosi grappoli d’uva. Una raccolta il cui inizio dipende da tante variabili: in primis il tempo meteorologico e le fluttuazioni del clima nei mesi precedenti; poi la posizione delle vigne (se vicino al mare o nell’entroterra); poi ancora il tipo di vino che si vuole produrre, se Pinot, Cabernet o Chardonnay, ecc…
Bello però sapere e vedere che in tanti Domaine la raccolta si fa ancora a mano, come tradizione vuole. Un lavoro apparentemente solo divertente, ma che nasconde anche fatica! La raccolta a mano dei grappoli d’uva è un modo rispettoso per vivere in simbiosi con la natura, e in comunità con altre persone.
Protegge i vigneti dalle aggressioni di freddi congegni meccanici e rende il bene finale, il vino, ancor più pregiato, perché frutto di un sapere antico e di una condivisione tra uomo e ambiente…