Un nuovo libro tra Provenza e Occitania

Care Lettrici/Cari Lettori,

è con grande gioia che vi segnalo l’uscita di un nuovo libro sulla Provenza.

L’Autore è Gianni Turrin, mio papà. Titolo del volume: “Viaggio in Provenza e Occitania“.

Da tempo era rimasto nel cassetto e finalmente ha preso forma e ha visto la luce.

È un libro che racchiude varie anime: quella di un taccuino di viaggio, quella di un libro di storia, quella di un diario personale.

Viaggio In Provenza e Occitania” è un racconto composto da vari itinerari che hanno in comune suggestivi borghi, paesaggi meravigliosi, distese di lavanda e poi storie di Catari e Templari. Ma non solo.

C’è un filo che lega alcuni luoghi qui descritti con le leggende provenzali che ruotano attorno alla figura di Maria Maddalena.

Non mancano nemmeno i misteri, quelli di Rennes-le-Château e dell’enigmatico François Bérenger Saunière.

E non manca nemmeno il volto più spirituale del viaggio, tra Lourdes e antiche abbazie provenzali.

Tra le tappe: Saint-Maximin-la-Sainte-Baume, Moustiers-Sainte-Marie, Carcassonne, Limoux, l’abbazia di Saint-Hilaire, Isle-sur-la-Sorgue, Gordes, Roussillon, Sault, Plateau-d’Albion e molto altro.

Una narrazione di viaggio che esalta lo “Spiritus Loci”, lo spirito dei luoghi, tra eventi tragici del passato, splendide vestigia, villaggi incantevoli e i variopinti colori di una natura taumaturgica.

Il libro è disponibile su:

Youcanprint
IBS/Feltrinelli
Mondadori store
Hoepli
e su altri siti.


Sault, profumo di lavanda

“Qui la lavanda profuma il cielo e la terra, e gioca con le ombre e con la luce”.

Così Jean Giono descriveva i paesaggi tra Sault, Le Contadour e il Plateau d’Albion; Nell’aria la fragranza inconfondibile della lavanda, pianta simbolo per eccellenza della Provenza. Ed è proprio nei luoghi che furono tanto cari a Giono che si ammirano, in estate, splendidi campi fioriti dai cromatismi viola e blu.

foto Silvia C. Turrin

Molti amici e conoscenti, immancabilmente ogni anno, sapendo della mia passione per questa pianta e per questa terra (ho scritto persino un Romanzo dal titolo “Un’altra vita in Provenza”) mi chiedono qual è il periodo migliore per vedere le distese fiorite.

Per rispondere, occorre sempre precisare la zona che si vorrebbe visitare. Nel caso di Sault e dintorni, la lavanda vera (che non è il lavandin, una varietà più diffusa, facile da coltivare, ma meno pregiata) inizia a colorare i paesaggi verso la fine di giugno. Nel mese di luglio la lavanda diffonde tutta la sua poetica bellezza. In genere, è nelle prime settimane di agosto che poi avviene la raccolta, per produrre il profumatissimo e benefico olio essenziale.

Con i mutamenti del clima, la tradizionale stagionalità della fioritura della lavanda può variare, in base all’andamento delle temperature e alla quantità di pioggia caduta nei mesi precedenti. È per questo che negli ultimi anni, già all’inizio di agosto, è facile vedere i campi di lavanda già sfalciati.

Il villaggio di Sault, a 760 metri sul livello del mare, si erge su uno sperone roccioso ed è famoso proprio perché è una delle tappe più importanti del cosiddetto “percorso della lavanda”. A Sault, da vari punti privilegiati, si ammirano a perdita d’occhio campi di lavanda. I turisti, in estate, sono numerosissimi, provenienti da varie zone del mondo, e il loro numero si moltiplica in occasione della Festa della Lavanda, che viene celebrata ogni anno il 15 agosto.

Durante questo evento vengono proposte diverse animazioni, sfilate di gruppi folkloristici, giochi nelle piazzette, canti e balli tradizionali, il marché lungo le vie. Un tripudio di fiori e di prodotti rigorosamente a base di lavanda. Sarà possibile poi scoprire come avviene il processo di distillazione per ottenere il profumatissimo olio essenziale. Anche i più piccoli potranno divertirsi a conoscere il mondo delle api e a seguire laboratori pedagogici sugli animali di Provenza.

Nel 2023 si svolge la 35ᵃ edizione. Una festa che non stanca mai, proprio come il profumo e il fascino della lavanda. Un’occasione per immergersi nella cultura e coltura di questa pianta che, per secoli, cresceva spontaneamente in Provenza. Pastori e contadini la raccoglievano per profumare ambienti e per le sue numerose proprietà benefiche. Poi, grazie all’intuizione dei profumieri di Grasse, la lavanda è diventata ricercatissima nella preparazione di pregiate fragranze e in aromaterapia. L’olio essenziale di lavanda vera, tra le varie virtù, è cicatrizzante, antisettico e favorisce un buon sonno.

Appassionata come sono di Provenza, persino nel mio recente libro dedicato alle “Meditazioni con i fiori” ho inserito un capitolo incentrato sulla lavanda. Per saperne di più clicca qui.

Scoprire la lavanda a ritmo lento

Per addentrarsi davvero nel mondo profumato della lavanda si possono percorrere i sentieri botanici tra Sault e il vicino villaggio di Ferrassières. Si ammirano da vicino i campi in piena fioritura e si incrociano lungo il percorso pannelli didattici ricchi di tante informazioni sulla lavanda. Un modo per uscire dai sentieri battuti, per spegnere l’auto e inoltrarsi nei campi fioriti con uno spirito ecologico. Sentieri percorribili anche in vélo. Un modo diverso per conoscere i borghi circostanti, ancora autentici nelle loro tradizioni, come Aurel, Saint-Trinit e Saint-Christol.

Con un ritmo lento si possono poi visitare quelle aziende agricole che coltivano e distillano la lavanda con metodi che hanno valso loro l’AOP, l’Appellation d’origine protégée, ovvero Denominazione di Origine Protetta.

Concludiamo questo scritto, ancora, come nell’incipit, con le parole di Giono:

«Basta un bouquet di lavanda perché si parli a voi,
in un linguaggio d’una densità strana,
di libertà essenziali che sono il fascino di questi altopiani di Provenza».

Testo e foto Silvia C. Turrin


IL LIBRO “UN’ALTRA VITA IN PROVENZA”

IL LIBRO DELLE MEDITAZIONI CON I FIORI


La festa della Luci – dall’India alla Provenza

Oggi 24 ottobre, in India e in altre zone e comunità del mondo si festeggia la Festa delle Luci✨

Si tratta di una suggestiva, intensa celebrazione che si prolunga per vari giorni. Ne parlo anche nel mio Romanzo “Un’altra vita in Provenza💜 attraverso la storia di due amiche, l’una indiana, l’altra pakistana, che hanno superato gli spettri della Partizione grazie alla loro amicizia/sorellanza.

Ecco un breve estratto dal mio libro:

Divāli per gli induisti è una ricorrenza importante. Ricordano il ritorno di Rama nella sua città Ayodhya, dopo che egli ha sconfitto Ravana fautore del rapimento di Sita.

La leggenda di Rama e Sita è una sorta di bellissima metafora. Rama simboleggia la luce innata in ogni persona, ma che talvolta non riusciamo a sentire dentro di noi.

Nel momento in cui affrontiamo le nostre ombre, possiamo far riemergere la luce chiara della nostra vera natura.


Tramite dunque le vicende di due amiche, Kesarbai e Champa, che hanno aperto un’épicerie proprio nel centro di Bellevue, porto in Provenza sapori e tradizioni dell’India. Dai paratha ripieni alle raita di ceci e di spinaci, dai papadum al pepe rosso e al pepe nero al burfi alla noce di cocco. Tra curcuma, garam masala, semi di cumino, tulsi e ghi la Provenza si ammanta delle spezie indiane…

Nel Romanzo, la cucina è una sorta di filo d’oro che unisce le persone e i loro rispettivi paesi d’origine: Italia, Andalusia, Cile, India, Pakistan, Avignone

Naturalmente al centro del Romanzo rimangono i paesaggi, i colori e la Natura della terra provenzale.