
È uno dei “villaggi più belli di Francia”. La sua caratteristica principale la si trova nella terra e nei colori delle sue case.
Parlo del borgo di Roussillon, famoso per le tavolozze cromatiche delle abitazioni e soprattutto per “il sentiero delle ocre” dalle forti tinte color rosso, che digradano a tratti sul paglierino, sul marrone e arancio.
Questo percorso è un divertimento per piccoli e grandi, poiché si entra in un mondo magico, composto da folletti e streghe travestiti da pinnacoli e falesie color ocra.
Appena si tocca la terra e le pareti del sentiero si sperimentano sensazioni ataviche: le mani si sporcano della stessa sostanza impiegata dai nostri antenati primitivi artefici nelle caverne di splendidi dipinti rupestri colorati da pigmenti naturali.
La storia di Roussillon è la storia dell’ocra, della sua estrazione e lavorazione, come racconta Le conservatoire des Ocres et de la couleur, ex fabbrica Mathieu che tra il 1921 e il 1963 produceva circa mille tonnellate d’ocra ogni anno! Un’economia che ha dato lavoro a tante persone e che ha segnato la storia e la cultura di questo angolo del Luberon.
A parte il sentiero delle ocre, ciò che mi ha affascinato di Roussillon sono i cromatismi e le geometrie delle sue case. Ho scattato una serie di foto tutte dedicate alle finestre dai colori policromi, alcune segnate dal tempo, altre abbellite da fiori o da giochi di luce e ombra.


Per chi davvero vuole scoprire uno degli itinerari più belli e più lunghi (i percorsi vanno dai 2, ai 3, sino ai 5 km) andando alla scoperta dell’ocra consiglio vivamente di visitare il Colorado di Rustrel, un mondo a parte, dove si torna a stretto contatto con la terra.
Emblematici sono i nomi di alcuni angoli di questo Colorado provenzale, come la zona chiamata Sahara, o quella denominata “deserto bianco”. A confronto, il sentiero delle ocre di Roussillon è solo un assaggio!
