Era il 1950 quando Marc Chagall (1887-1985) decise di acquistare un’abitazione a Vence (dipartimento delle Alpi Marittime), dove iniziò a diversificare le sue tecniche, plasmando anche la ceramica e sperimentando la litografia, così come la pittura su vetro. Dopo 16 anni, Chagall e la moglie Valentina (chiamata Vavà), nel 1966 decisero di trasferirsi nel villaggio di Saint-Paul de Vence presso “La collina”, casa con pietre a vista in cui il pittore russo abitò sino alla sua morte.
La peculiarità e il romanticismo del luogo alimentarono la creatività di Chagall, il quale realizzò molte opere dedicate all’amore, pur continuando a crearne tante altre ispirate alle scritture bibliche. Dopo che l’artista aveva raffigurato la vita di Mosé gli venne proposto di illustrare l’Esodo(si ricordano fra le altre le opere Il re David e La fuga in Egitto).

A Saint-Paul de Vence, Chagall si dedicò inoltre a uno dei grandi drammi di Shakespeare, La Tempesta, creando 48 tavole e un frontespizio. Fu proprio nel Sud della Francia che il pittore nato a Vitebsk (città all’epoca appartenente all’Impero Russo) realizzò svariate opere, un numero che supera quello delle fasi precedenti.
Care a Chagall sono immagini legate alla cultura tradizionale ebraica, oltre che immagini ispirate al circo, ai paesaggi russi e parigini, agli animali e alla natura mediterranea; il tutto si intreccia con le atmosfere provenzali. Specialmente nell’ultimo periodo la dimensione spirituale assume la centralità nell’arte di Chagall.
Lo testimonia il Museo Del Messaggio Biblico di Nizza, inaugurato il 7 luglio 1973, in cui sono conservate 17 sue grandi tele ispirate alla Bibbia, tra le quali figurano Il Paradiso, L’Arca di Noè e il ciclo del Cantico dei cantici, oltre che schizzi preparatori alle opere, tempere, incisioni, pastelli, disegni vari, litografie, sculture, ceramiche e un arazzo.
Marc Chagall muore proprio a Saint-Paul de Vence il 28 marzo 1985.