La Provenza affascina in ogni stagione, anche in autunno. Anzi, questo periodo dellโanno รจ perfetto per scoprire quei luoghi presi dโassalto dai turisti nei mesi estivi. O per immergersi negli incantevoli cromatismi della natura.
Basta ammirare le distese di vigne con i loro colori tra il rosso e il bronzo, sfumature che VanGogh aveva immortalato nel suo quadro โLes vignes rouges dโArlesโ.
Les vignes rouges dโArlesfoto di Silvia C. Turrin
Ma i paesaggi provenzali regalano altre nuance, che variano dal verde scuro allโarancione, a seconda del tipo di courge (zucca) coltivata.
Lโautunno in Provenza รจ infatti scandito da diverse feste e manifestazioni che celebrano il mondo, non solo agricolo, delle courges. Artigiani e artisti si ispirano a questa cucurbitacea per realizzare diverse creazioni: dai dipinti ai giochi per bambini, dal cibo dedicato a palati โgourmandโ a danze variopinte.
foto di Silvia C. Turrinfoto di Silvia C. Turrinfoto di Silvia C. Turrinfoto di Silvia C. Turrin
La fรชte de la courge a Rians, nel dipartimento del Var, รจ tra gli eventi autunnali a mio avviso imperdibili. ร dal 1996 che si svolge il secondo weekend del mese di ottobre e ogni anno attrae sempre tanta gente: i bambini sono certamente i primi a divertirsi e a stupirsi, ma anche qualche adulto riesce a ritrovare lโanimo fanciullesco grazie ai tanti stimoli che incontra tra le vie di Rians. Ad animare la festa giocolieri, artisti di strada… non mancano poi svariate creazioni ispirate alla regina della manifestazione: sua maestร la zucca.
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Rians – foto di Silvia C. Turrin
foto di Silvia C. Turrinfoto di Silvia C. Turrin
ร stato proprio a Rians che ho scoperto lโesistenza delle numerose varietร di questo ortaggio tipicamente autunnale. Le diverse tipologie di zucca variano per forma, dimensione, colore e consistenza della polpa. Piccole, grandi, tonde, ovali, a clessidra, e persino quelle che sembrano grandi funghi o addirittura quelle che assumono sembianze animaliโฆ come le zucche ornamentali (si vedano le foto qui pubblicate).
Non stupisce il fatto che alla festa di Rians ci sia il concorso per la zucca piรน bella e singolare, oltre che quello per la soupe piรน appetitosaโฆ
Nel 2024, la fรชte de la courge a Rians si svolge il 12 e 13 ottobre, unโoccasione per immergersi nei colori e nei sapori autunnali della Provenza, anticipando le atmosfere di Halloween.
Testo e foto Silvia C. Turrin
Per immergersi nelle atmosfere provenzali ti consiglio di leggere il LIBRO
Cโรจ una zona allโinterno della Provenza dove la natura trionfa. I grandi agglomerati urbani, il traffico, lo smog, lo stressโฆ non esistono. Domina piuttosto una straordinaria vegetazione, con foreste, distese di vigneti e di uliveti. E tra un paesaggio e lโaltro sโincontrano piccoli borghi. Una zona perfetta per una vacanza slow.
Siamo nella cosiddetta Provenza Verde, una regione a sรฉ entro i confini della stessa Provenza.
Questโarea รจ molto frequentata da belgi, olandesi e tedeschi, mentre gli italiani sembrano ancora preferire la piรน modaiola Costa Azzurra o le rinomate mete del Vaucluse, come Roussillon e Gordes.
In effetti, la Provenza Verde non รจ per tuttiโฆ
In questo spazio geografico-culturale in cui domina, naturalmente, il verde, sorgono piccoli borghi, in tutto 43. Troviamo villaggi dove vi sono ancora vestigia di fortezze medievali, rinascimentali o templari; altri sono indissolubilmente legati allโelemento acqua, altri ancora avvolti da leggende e da una forte spiritualitร .
La storia antica parla tramite vestigia gallo-romaniche. La famosa Via Aureliana โ lโodierna N7 โ attraversa(va) anche la Provenza Verde. Qui non si installarono soltanto guarnigioni romane, ma pure i cavalieri Templari e, si narra, anche Maria Maddalena, la cui storia o leggenda parte da Les Saintes Marie de la Mer, passa per Saint Maximin la Sainte Baume e arriva sino al Plan d’Aups e al massiccio della Sainte Baume (storie e itinerari che racconto nella mia Guida dedicata alla Provenza).
La Provenza Verde รจ per chi ama:
scoprire piccole cittadine circondate da ulivi e vigneti;
la semplicitร ;
viaggiare senza fretta;
camminare o andare in bicicletta nella natura;
ambienti tranquilli, lontani dalla frenesia e dalla mondanitร .
verso la grotta di Santa Maria Maddalena
Tra i luoghi piรน suggestivi vi รจ certamente Plan d’Aups, o meglio, la Foresteria Hostellerie de la Sainte-Baume, sito intriso di una forte spiritualitร , gestito da suore e frati Domenicani. Qui i fedeli possono ritirarsi per pregare e seguire le diverse liturgie quotidiane. ร un luogo molto suggestivo, una sorta di rifugio religioso, dove regnano pace e quiete. LโHostellerie si trova tra lโaltro ai piedi del massiccio de la Sainte-Baume, da cui prende il nome, una catena montuosa non molto alta, ma splendida, per vegetazione e per storia.
DallโHostellerie partono due camminamenti che conducono alla famosa grotta di Santa Maria Maddalena. Fu infatti qui, presso la Sainte-Baume, che la Maddalena si rifugiรฒ a pregare per trentโanni.
l’interno della grotta di Santa Maria Maddalena
In Provenza il culto della Maddalena รจ molto forte (lo racconto nella Guida) e in questa regione si sentono tante storie che ruotano attorno a questa figura misteriosaโฆ ma questo sarร il tema di un prossimo post.
Per ora, basti dire che la grotta di Santa Maria Maddalena presso la Sainte-Baume รจ meta di pellegrinaggio per tantissime persone. In passato, vi giunsero tra gli altri Caterina deโ Medici, Luigi XIV, Santa Caterina da Siena e Charles de Foucauld.
La Provenza Verde รจ questo e altro ancoraโฆ
Molto famoso, soprattutto tra gli inglesi, รจ Cotignac, villaggio costruito ai piedi di una falesia di tufo, particolarmente suggestivo da vederlo in lontananza, dove sono state rinvenute abitazioni troglodite.
Cotignac – photo Provenza da Scoprire
Scorcio di Cotignac – la parete di tufo – foto Provenza da Scoprire
Da vedere in occasione di feste e mercati Carcรจs, dove si erge un castello medievale. Questo vecchio villaggio รจ noto in particolare per le facciate di alcune abitazioni, abbellite da trompe-l’oeil che raccontano la storia e le tradizioni locali. A pochi chilometri, si puรฒ far tappa allโomonimo lago, luogo prediletto dagli appassionati di pesca di acqua dolce e habitat privilegiato di carpe, pesce persico, luccio e scardola.
La Celle รจ un borgo noto per lโabbazia omonima, finalmente resa accessibile dopo un periodo travagliato di restauri. Durante i lavori sono state rinvenute vestigia di unโimportante cittร romana, abitata tra il II e il VI secolo. Il complesso abbaziale restaurato comprende la Chiesa di Santa Maria, lโhostellerie trasformata in hotel di lusso, gli spazi un tempo abitati dai monaci e la casa dei vini Coteaux Varois en Provence.
Correns – particolare di un murales – foto Provenza da Scoprire
trompe-l’oeil di Carces
Per gli appassionati di kayak e di free climbing meta favorita รจ la zona tra Chรขteauvert e Correns, dove si trova Le Vallon Sourn. Questa valle, con falesie dolomitiche, รจ attraversata dal fiume Argens ed รจ un ecosistema straordinario, habitat privilegiato per numerose specie di orchidee, felci, piante di agrifoglio e di circaea (comunemente detta erba maga).
A Chรขteauvert, villaggio composto da poche case sparpagliate qua e lร nella natura, รจ stato creato il Centro dโArte Contemporanea (che a nostro avviso potrebbe essere valorizzato molto di piรน, invitando ad esporre non solo artisti giร noti, ma anche artisti emergenti).
Rians fรชte de la courge
Rians – foto di Silvia C. Turrin
Terminiamo questa breve descrizione della Provenza Verde con Rians, di cui avevamo giร parlato in un vecchio post, famoso per la fรชte de la courge, organizzata il secondo weekend dโottobre,ย e conTavernes, villaggio conosciuto sia per la qualitร dellโolio dโoliva prodotto dalla cooperativa locale, sia per Notre-Dame de Bellevue et de Consolation, piccola cappella a circa 605 metri dโaltezza, risalente alla metร del XVII secolo.
foto di Silvia C. Turrin
Chiamata popolarmente Notre-Dame de Bellevue, questo sito religioso fu antico eremo e poi cappella legata allโordine religioso dei Domenicani. La si raggiunge con una bella passeggiata tra querce, pini, castagni, agrifoglio e timo.