Grasse, Dufy e Fragonard, tra profumi e arte

Grasse, oltre a essere la capitale provenzale del profumo (come abbiamo raccontato in vari Articoli), ha attirato a sé svariati artisti. Su tutti, ricordiamo in particolare il pittore Raoul Dufy (1877-1953).

Dufy e la scoperta del Midi

Nato nel nord della Francia, precisamente a Le Havre (Normandia), Dufy in una prima fase venne attratto dal lavoro degli impressionisti. Suoi punti di riferimento furono Monet e Boudin. Il suo nome è però legato al movimento detto “fauvisme”, per poi avvicinarsi all’arte di Paul Cézanne e alle sperimentazioni cubiste.

Per Dufy, la scoperta della Provenza avvenne nel 1908, grazie al viaggio iniziatico compiuto con l’amico e collega Georges Braque (del quale parleremo in un prossimo articolo).

Un viaggio di scoperta da Marsiglia a l’Estaque, che lo affascinò e ispirò. Diverse le sue opere realizzate in questo periodo e ispirate proprio al Midi francese, come: Barques à Martigues (1908); Bateaux à quai dans le port de Marseille (1908). Dufy poi scopre la Costa Azzurra, soggiornando a Vence e poi a Nizza. E proprio qui rimane affascinato dalla cittadina di Grasse.

Avviluppata dalle fragranze dei fiori e dagli effluvi sprigionati dai maestri profumieri, Grasse è ai suoi occhi una “città d’arte e di storia”, piena di colori e, naturalmente, di essenze.

L’universo olfattivo si intreccia con le particolari sfumature della luce, che nella zona del centro antico crea giochi visivi da catturare su tela.

Dufy immortala questo suo passaggio nella capitale del profumo tramite l’opera “Vue de Grasse” (olio su tela).

Fragonard, non solo profumi

Ma a Grasse c’è un altro artista molto amato, in cui natali si rintracciano proprio qui. Ovviamente stiamo parlando di Monsieur Jean-Honoré Fragonard (1732-1806). Figlio di un artigiano guantaio di Grasse, Fragonard si può definire “poeta e artista della luce”.

Nelle sue opere emerge uno spirito gioioso, poetico e romantico, attento allo spirito letterario del suo tempo. Venne infatti suggestionato dall’ “Orlando Furioso” di Ludovico Ariosto e dalla “Gerusalemme liberata” di Torquato Tasso.

A lui è dedicato il Museo che porta il suo nome, inaugurato nel 2011 nel cuore del centro storico di Grasse. Il museo Fragonard celebra questo pittore di Grasse con una preziosa collezione, composta da una ventina di grandi opere, inclusa “Il sacrificio della Rosa”.

E a proposito di profumi ed essenze…

Entrare in una fabbrica di profumo di Grasse significa fare un viaggio non solo in Provenza, ma attorno al mondo. Un viaggio tra passato e presente. Significa vivere “incontri olfattivi” con la rosa di maggio, coi fiori d’arancio, con l’essenza del sandalo e con altre incantevoli molecole che aleggiano nell’aria e invadono i sensi. È necessario avere anche una buona immaginazione per poter visualizzare il vecchio e duro lavoro nei campi dove si raccoglievano a mano i fiori: un’attività nella maggior parte dei casi svolta dalle donne di un tempo e qui, sì, in talune circostanze ci poteva essere violenza – anche solo psicologica. SILVIA C. TURRIN

Per approfondire:

Silvia C. Turrin

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