Fontvieille è un piccolo villaggio di quattromila anime. Il borgo è considerato la porta d’accesso alla valle delle Alpilles e alla più rinomata, oltre che affollata, città di Baux-de-Provence. Fontvieille è degna di una sosta, soprattutto perché permette di andare sulle tracce dello scrittore francese Alphonse Daudet (Nîmes 1840-Parigi 1897).
Egli rimase folgorato dalla bellezza della natura delle Alpilles, catena montuosa con vette che raggiungono appena i 493 metri. Eppure, a dispetto di questa limitata altezza, le Alpilles non lasciano indifferente il visitatore per la loro fisionomia frastagliata e per le ricchezze naturalistiche che vi si celano. Paesaggi che destarono l’attenzione di Daudet.
Noto per la divertente trilogia dedicata al Tartarino, considerato personaggio-simbolo del Midi francese, Daudet è anche l’autore della raccolta di novelle Lettere dal mio mulino, quasi tutte ambientate in Provenza. Anche grazie a questo libro, del 1869, si è creato un alone letterario ispirato allo scrittore a Fontvieille, in particolare attorno al cosiddetto mulino di Daudet, situato su un altipiano a sud della città. In origine nominato mulino Ribet, questo antico macinatoio si narra fosse il luogo in cui Daudet scrisse la celebre raccolta di novelle.

In realtà, come confermano alcuni locali, egli non vi abitò, né mai vi compose alcun manoscritto. Eppure, questa leggenda si è mantenuta tale, soprattutto oltre i confini di Fontvieille e delle Alpilles, tanto da invogliare visitatori di tutta Europa a raggiungere questo sito. A prescindere da tale mito, il mulino di Daudet appare molto suggestivo. Per conoscere in dettaglio la vita e le opere di Daudet, si fa tappa al castello di Montauban, celebrato all’inizio del suo libro Lettere dal mio mulino.

Nella graziosa dimora di Montauban, lo scrittore ha trascorso parecchio tempo durante i suoi numerosi soggiorni provenzali, tanto da descriverla come “casa benedetta”, poiché era per lui una residenza speciale, che gli permetteva di ritornare alla natura e di guarire dalle frenesie di Parigi. Qui è allestito un museo dedicato a Daudet, che raccoglie oggetti-ricordo del romanziere, e le edizioni originali delle sue opere, nonché manoscritti corretti a mano dallo stesso autore. Presso il castello si può conoscere inoltre parte della storia di Fontvieille e l’arte dei santon, tipicamente provenzale.
Silvia C. Turrin