Eccola… l’edizione aggiornata del mio romanzo ambientato in Provenza

Sono Felice di annunciare ufficialmente l’uscita dell’Edizione aggiornata del mio Romanzo 📖Un’altra Vita in Provenza💜

Lo potete trovare negli store online tra cui IBS, Libraccio e Youcanprint (che io consiglio) oppure richiederlo nella vostra libreria di fiducia.

Sinossi

Paesaggi, profumi, colori, tradizioni, simbiosi con la Natura 🌿 sono tra gli elementi centrali che scandiscono le storie narrate in “Un’altra Vita in Provenza”.

Storie di donne e di uomini che hanno saputo e voluto ricostruirsi l’esistenza, andando oltre le frontiere e approdando nel Midi francese.

Il lettore viene abilmente accompagnato dall’Autrice lungo un percorso coinvolgente, che trasforma la crisi in armonia, le ombre in luce, l’instabilità in pura gioia.

Un mosaico di vicende che vanno dal Cile alla Spagna, dall’India all’Italia, e che approdano in terra provenzale dove avviene finalmente la catarsi.

Un’altra Vita in Provenza” è un racconto ispirato, i cui personaggi sono accomunati dall’amore per la Madre Terra, per la Giustizia e per la Solidarietà. Gli avvenimenti si dipanano in un periodo dominato da incertezze economiche, scandite dallo slogan “flessibilità”.

La protagonista, Sofia, sente di camminare, come una funambola, su un filo sospeso. La morte di nonna Josephine, alla quale era fortemente legata, ha accentuato la sua insicurezza. Tutto le appare impermanente. In un quadro instabile, Sofia riceve una lettera che le cambierà la vita. A firmarla, Odette, vecchia amica di Josephine, che le chiede di raggiungerla in Provenza, nel piccolo borgo di Bellevue. In piena crisi esistenziale, Sofia decide di accettare l’invito, per poter finalmente ammirare di persona i luoghi che sua nonna le aveva fatto conoscere attraverso ricette provenzali e libri d’arte dedicati a Van Gogh, Cézanne e Signac.

Tra campi di ulivi, vigneti, 🍇erbe aromatiche e varietà di frutta antica, Sofia impara a lavorare a contatto con la terra, grazie all’aiuto dell’ottuagenaria Odette e dei tanti amici che ruotano attorno al Domaine du Vieux Chêne, tra cui il pastore Leon; Pancho, l’intellettuale cileno tormentato dai fantasmi del suo passato; Robert, ex monaco trappista; e Giselle, l’eccentrica botanica di Avignone. A Bellevue non manca nemmeno una figura misteriosa, di cui nessuno sembra sapere niente, ma che tutti in vario modo incrociano. In questa narrazione aleggia un segreto, quello custodito da Odette.

Sofia – accompagnata dalla dolcissima Lucy,🐾 cane pastore dei Pirenei – scoprirà nuovi tasselli della sua vita e capirà quanto sia importante seguire il cuore e il proprio istinto per trovare finalmente un po’ di serenità.

👉In Appendice, 10 Lezioni di Mindfulness apprese da Sofia in Provenza.

🎁E in regalo per i lettori, tante Ricette Provenzali 🧄🫒citate nel Romanzo.

“Un’Altra Vita in Provenza”

Mancano pochi giorni…

… all’uscita dell’Edizione aggiornata del mio Romanzo Un’Altra Vita in Provenza” (la versione cartacea era da tempo introvabile perché le copie erano andate esaurite).

Per questa edizione, ho voluto creare una nuova copertina che vi anticipo 💜 doveva esserci la lavanda💜

Con Gioia, S.C.T.

Moustiers-Sainte-Marie e Notre-Dame de Beauvoir

Conosciamo un altro volto della regione provenzale varcando la soglia di una zona dove terra e acqua sono gli elementi primigeni, indispensabili per l’uomo nelle sue attività, così come per la fauna e la flora che popolano l’ecosistema.

Entriamo nel dipartimento delle Alpi dell’Alta Provenza e ci immergiamo nelle atmosfere di Moustiers-Sainte-Marie. Avevamo già avuto modo di parlare di questa cittadina, raccontando della tradizione artigianale legata alla lavorazione della faïence.

Moustiers-Sainte-Marie è molto altro.

Notre-Dame de Beauvoir e la leggenda della stella

Notre-Dame de Beauvoir – foto Silvia C. Turrin

Arroccato sopra un promontorio tra alti cipressi si ammira il sito sacro chiamato Notre-Dame de Beauvoir. Ogni anno attira migliaia di fedeli e di visitatori. Edificato sul finire dell’anno 1100, questo antico santuario è l’emblema religioso di Moustiers per la sua suggestiva posizione e per il simbolismo che esso racchiude.

Il pellegrinaggio a Notre-Dame de Beauvoir ha origini molto antiche. Migliaia di devoti vi giungevano per pregare la Vergine Maria, i cui miracoli erano conosciuti anche oltre i confini provenzali.

È proprio in riverenza a Maria che, secondo la leggenda narrata da Fréderic Mistral nell’opera Les îles d’Or, il cavaliere Blacas, crociato imprigionato dai Saraceni, aveva appeso una stella d’oro tra le due rocce dominanti Moustiers, suo paese natale.

Quella stella d’oro, sospesa nell’aria, che caratterizza il villaggio è dunque un ex-voto dedicato alla Vergine Maria, poiché le preghiere del crociato furono esaudite e la promessa mantenuta: una volta libero, riuscì a ritornare in patria e a compiere il suo voto.

Maggiori dettagli su questa storia potete leggerli nel libro “Viaggio in Provenza e Occitania. Tra storia, misteri, borghi antichi e lavanda” (disponibile in tutte le librerie online, inclusi IBS e Youcanprint).

Infatti, nella sezione dedicata a Moustiers-Sainte-Marie si racconta della leggenda della stella, sospesa da una catena in mezzo alla gola tra le due falesie che circondano il borgo provenzale. Nel libro si approfondiscono anche le vicende che ruotano attorno al misterioso Cavaliere Blacas d’Aups, fatto prigioniero in Terra Santa al tempo della VII crociata (1249).  

La famosa stella di Moustiers-Sainte-Marie – Foto Silvia C. Turrin

I miracoli attribuiti alla Vergine

Il percorso per raggiungere Notre-Dame de Beauvoir permette di entrare in contatto con la natura, udendo al contempo gli echi della storia e dei tanti devoti giunti a Moustiers per onorare la Vergine Maria.

Notre-Dame de Beauvoir in lontananza – foto Gianni Turrin

Una volta giunti alla cappella si può ascoltare la pace del luogo. Fino al XII secolo, il santuario si chiamava Notre-Dame d’Entre-Roches, ma fu cambiato per i miracoli attribuiti alla Vergine. La stessa Chiesa incoraggiò il pellegrinaggio attraverso indulgenze ai fedeli.

Secondo la storia locale, molte madri, soprattutto nel XVII secolo, vi portavano i loro bimbi morti alla nascita, perché qui, miracolosamente, resuscitavano e rimanevano in vita per qualche minuto, solo il tempo per venire battezzati.

Consiglio finale

Moustiers-Sainte-Marie è un’ottima base per scoprire il Parco Naturale Regionale del Verdon, per la sua posizione ubicata proprio al centro di questo territorio protetto, unico nel suo genere.

Silvia C. Turrin