Il mese di febbraio porta con sรฉ tanti ricordi legati ai viaggi che ho compiuto in Provenza. Una delle mete a cui sono affezionata รจ sicuramente Grasse, la cittadina definita “capitale mondiale del profumo“. Passeggiare per le sue viuzze a febbraio, osservando la Natura che si risveglia, รจ davvero incantevole. Per non parlare della scoperta dei vari “templi” dedicati a mille e una fragranzaโฆcome il Museo internazionale del profumo, creato nel 1989. Entrando in questo vasto spazio museale ci si immerge nella storia del profumo, scoprendo la dimensione estetica, culturale, oltre che estetica di questo affascinante mondo.ย
Chi ha โnasoโ, nezโฆ non puรฒ non percepire la magia delle essenze che aleggiano nellโaria. Ma per profumi intendo anche oli essenziali, assolute, che racchiudono lโanima aromatica dei fiori (e non solo).
Ero e rimango talmente affascinata da questo mondo che nel mio Romanzo ambientato in Provenza (disponibile qui: www.ilgiardinodeilibri.it/Un’altra Vita in Provenza) ho tratteggiato la storia di Pancho, affascinante cileno, costretto ad abbandonare la sua terra dโorigine a causa della dittatura e che รจ riuscito a rifarsi unโaltra vita anche grazie al mondo dei profumiโฆ.
Nelle foto, alcuni angoli del Museo Internazionale del Profumo di Grasse.
La montagna di Lure si estende per quasi 50 km, dalla Durance e, si puรฒ dire, quasi sino al Ventoux, avendo in comune con questa famosa montagna la stessa formazione geologica. Ci troviamo in unโarea situata nel dipartimento delle Alpi dellโAlta Provenza, anche se in realtร , qui i confini sono labili. Basta spostarsi di poco e si entra nel Luberon, e spostandosi ancora un poโ oltre, si raggiunge il plateau dโAlbion.
Da un lato, trionfa la natura selvaggia, dallโaltro, si osserva lโambiente plasmato dalle attivitร umane. Qui si possono ancora ammirare i tipici “Jas” provenzali, ripari per i pastori e per le greggi, costruiti utilizzando le tipiche pietre del posto.
Ai piedi della montagna di Lure, che domina come massiccio, allโintersezione delle Alpi e della Provenza, si scoprono piccoli caratteristici villaggi, come Saint-รtienne-les-Orgues, Lardiers, Revest-du-Bion, e il piรน noto Forcalquier.
In questi borghi scopro lโantichissima tradizione erboristica di questa zona.
Nei tempi passati, in questโarea si potevano incontrare i cosiddetti โcolporteurs droguistesโ, ovvero venditori itineranti di piante medicinali e aromatiche. Lungo la montagna di Lure, queste figure, ormai rare a vedersi, raccoglievano nei prati svariate tipologie di piante selvatiche.
In questa zona della Provenza, la tradizione della raccolta e dellโutilizzo delle erbe selvatiche รจ antichissima. Risale addirittura al Neolitico. Solo a partire dal XIII secolo, si iniziano ad avere testimonianze relative alla preparazione di tisane e sciroppi a base di erbe raccolte nella zona di Lure. Bevande che venivano impiegate a scopo curativo. Fiori di lavanda, timo, santoreggia, rosmarino, origano, basilico, salvia sono solo alcune delle piante medicinali coltivate in questa regione.
Il XVIII e il XIX secolo sono stati i periodi piรน fiorenti per tutte le attivitร legate alla coltivazione e alla raccolta delle piante aromatiche-medicinali.
Numerose erano le distillerie, attive sia nella produzione di oli essenziali, sia di liquori. Forcalquier rimane la cittadina piรน famosa per queste attivitร . Si producono non solo bevande liquorose, come il pastis, lโassenzio e, piรน di nicchia, il โrinquinquinโ (aperitivo a base di pesca prodotto rigorosamente in questa regione), ma anche pillole depurative e vini medicinali a base di erbe.
In questa zona dell’Alta Provenza, uno dei luoghi che suggerisco di visitare รจ l’Abbazia di Notre Dame de Lure, monumento storico risalente al XII secolo, immersa in una magnifica foresta.
Una curiositร
Sono proprio questi luoghi ai piedi della montagna di Lure, nelle Alpi dellโAlta Provenza, che mi hanno ispirata per alcune storie che ho inserito nel mio Romanzo โUnโaltra vita in Provenzaโ (disponibile su Il Giardino dei Libri). Per esempio, รจ in questa zona che Pancho – dopo essere approdato in Francia dal Cile – riesce a trovare lavoro, proprio nel settore delle piante e delle erbe officinali.
Da non perdere
Foire ร l’Herboristerie et aux Vรฉgรฉtaux a Saint-รtienne-les-Orgues. ร una sagra che da oltre un secolo viene organizzata nel villaggio di Saint-รtienne-les-Orgues. Tutti gli anni, il 14 luglio, numerosi erboristi della montagna di Lure si ritrovano per mostrare la ricchezza che offre la natura di questo luogo. Sfilano erbe aromatiche, e poi oli essenziali, sacchetti contenenti tisane salutari e molto altro ancora. Un tripudio di colori e profumi di Provenza.
Lโelicriso รจ una pianta profumatissima, la cui coltivazione in Provenza si รจ estesa sempre di piรน negli ultimi anni. Una delle aree provenzali dove si possono ammirare campi di elicriso in fiore รจ lโaltopiano di Valensole. questa zona, giร nota per la coltivazione di lavandin (e non di lavanda come molti credono) vede ogni anno una rotazione delle colture: una pratica che permette di non impoverire il terreno.
Grano, lavandin, finocchio, salvia sclarea ed elicriso vengono alternati dai produttori locali nei diversi campi, dando vita a paesaggi variegati anche dal punto di vista cromatico.
Nella zona di Valensole (e in altre zone della Francia come Carqueiranne, non distante da Hyรจres) si puรฒ constatare proprio il rilancio della coltivazione dellโelicriso su impulso del settore dellโaromaterapia e profumeria. Acqua floreale, essenza, creme, e poi sacchetti di fiori essiccati sono alcuni prodotti ricavati dallโimpiego dellโelicriso.
Unโesplosione di giallo
Quando lโelicriso fiorisce โ a fine maggio e giugno โ i filari si tingono di un giallo paglierino. Un colore che trasmette allegria, gioia e vitalitร . Ammirare un campo di elicriso significa non soltanto vivere unโesperienza visiva, ma anche olfattiva. ร talmente intenso il suo profumo che lo si avverte persino viaggiando in auto in prossimitร dei campi in fiore. Una fragranza calda, che ha attirato lโattenzione dei maestri profumieri.
Un fiore che racchiude tante proprietร
Le proprietร benefiche dellโelicriso sono conosciute sin dalle epoche antiche. In particolare, erano giร note i suoi effetti lenitivi per i disturbi alla pelle. La fitoterapia e lโaromaterapia lo consigliano (sempre e comunque previa consultazione da un esperto in materia) in caso di dermatiti e rossori/infiammazioni dellโepidermide. ร indicato anche per eczemi causati da allergie. Svolge poi unโazione dermopurificante.
Personalmente, utilizzo lโidrolato di elicriso privo di alcool. ร perfetto come deodorante naturale e tonico per la pelle.
Dalla distillazione dei fiori si ottiene anche un profumatissimo olio essenziale, che agisce positivamente sulla psiche, infondendo equilibrio.
I fiori si possono utilizzare anche per preparare un infuso, benefico per le donne in menopausa e per prevenire o trattare tosse e altri disturbi respiratori.