Due interviste per un libro sulla Provenza

Care Lettrici / Cari Lettori

con piacere vi segnalo due interviste in cui parlo del mio Romanzo “Un’Altra Vita In Provenza“, di come รจ nato, cosa mi ha spinta a creare i personaggi, cosa c’รจ di reale e altro ancora…

La Prima intervista รจ pubblicata sul sito InProvenza.it – potete leggerla cliccando qui. Un Grand Merci a Simona Mazzolini, Direttore responsabile del sito.

Dalla chiacchierata con Simona emerge per esempio la Provenza che racconto nel mio libro, una Provenza sia reale sia immaginaria e, per cosรฌ dire, ideale… e idealizzata. Suggerisco anche alcuni itinerari (reali) che si possono intraprendere partendo proprio dalla lettura del mio Romanzo. Ma nell’intervista c’รจ molto altro…

Per esempio:

Possiamo leggere Unโ€™altra Vita in Provenza come un viaggio โ€œiniziaticoโ€?

In qualche modo sรฌ. Le vicende narrate, e in particolare il percorso della protagonista, accompagnano il lettore lungo un cammino esistenziale nel quale ognuno di noi si potrebbe identificare.
Nello stesso tempo, ho voluto esprimere anche un riferimento forte a unโ€™attualitร  che va oltre la dimensione individuale e provenzale, e a problematiche della contemporaneitร  globale. Anche per questo diversi personaggi custodiscono nel loro passato dolori e traumi legati a situazioni reali facilmente riconoscibili.


Il secondo articolo-intervista lo potete leggere sul Blog Quassรน e Laggiรน di Barbara, expat che vive a Aix-en-Provence. Una full immersion tutta d’un fiato nella “genesi” del Romanzo, negli elementi autobiografici e nella natura provenzale che racconto nel libro.

Ecco un breve stralcio:

Di autobiografico cโ€™รจ inoltre la cagnolina, Lucy, che accompagna la protagonista Sofia. รˆ stata la mia Angie, berger des Pyrรฉnรฉes, che mi ha ispirata a introdurre Lucy nel romanzo.
Altri riferimenti autobiografici sono lโ€™amore per la natura. In fondo, la Provenza con i suoi paesaggi policromi ha ispirato scrittori, poeti, pittori. 
La natura รจ taumaturgica, dร  la vita e dร  la forza. 
Essendo Forest Therapy Guide, cioรจ una guida che accompagna le persone nellโ€™immersione nei boschi, nei cosiddetti bagni di foresta (in giapponese Shinrin Yoku), ho voluto inserire riferimenti ad alberi, erbe e fiori. 

Nonostante la pandemia e l’impossibilitร , al momento, di viaggiare, possiamo “spostarci” almeno con la lettura e l’immaginazione.

Colgo l’occasione per ringraziare quanti hanno letto/acquistato sino adesso Un’Altra Vita In Provenza. Sul sito de Il giardino dei Libri hanno esaurito le copie cartacee, ma c’รจ sempre la versione digitale e a breve sarร  di nuovo disponibile anche quella cartacea.

Buona Lettura!

Silvia C.

Un'altra vita in Provenza

La Celle, tra abbazia e cucina ispirata a Ducasse

Non รจ famosa quanto Sรฉnanque e le Thoronet, eppure lโ€™abbazia di La Celle รจ un piccolo gioiello architettonico incastonato nel cuore della Provenza Verde. Recentemente ristrutturato e rivalorizzato, questo monastero in origine benedettino รจ incluso nella lista dei Monumenti storici di Francia. Emblema dellโ€™arte romanica provenzale del XIII secolo, lโ€™abbazia di La Celle restituisce al visitatore calma e silenzio.

Appena varcata la soglia e dopo aver ritirato il biglietto dโ€™ingresso (gratuito), si cammina lungo un bellissimo corridoio, ai cui lati si ergono bifore finemente decorate con motivi vegetali e con altre rappresentazioni allegoriche che richiamano la mente a simbolismi gotici. Si entra poi nella chiesa di Santa Maria, le cui origini risalgono al 1056. Un tempo era riservata alla comunitร  monastica femminile. Oggi รจ chiesa parrocchiale riconosciuta sotto il nome di Nostra Signore dellโ€™Assunzione.

La sua sobria semplicitร  rappresenta perfettamente lโ€™arte romanica provenzale. Degni di nota sono lโ€™antico altare maggiore e il sarcofago di Garsende datato 1125-1150. Piรน avanti si trova la sala capitolare, spazio suggestivo che ci restituisce, nella sua architettura, modus vivendi risalenti al medioevo, grazie al soffitto a crociera, alle colonne e ai capitelli ornati da disegni floreali, anche di ispirazione celtica.

Camminando nellโ€™abbazia si possono scorgere a terra piccoli spazi sotterranei, protetti da teche trasparenti. Si tratta di siti dove sono state rinvenute tracce dellโ€™antico monastero, distrutto alla fine del XII secolo. Tra questi appare suggestivo quello situato nella zona sud-est della galleria: qui un tempo le monache erano solite effettuare le loro abluzioni. Grande e spazioso รจ poi il refettorio, oggi ormai adibito a mostre. Dopo essere passati dalla cucina, della quale rimangono solo reperti archeologici, ci si sposta alle gallerie superiori da cui si ammira dallโ€™alto il cortile dellโ€™abbazia. Si varca infine la soglia del dormitorio, spazio anchโ€™esso ormai adibito allโ€™installazione di mostre.

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Sino al 17 settembre 2018 vi si puรฒ ammirare lโ€™esposizione โ€œViaggi sulle rive dello Stigeโ€. Come suggerisce il titolo si tratta di un percorso che racconta il viaggio dellโ€™anima verso il mondo di Ade e verso lโ€™aldilร . Si ammirano urne funerarie di varie dimensioni, materiali e colori, ossari, e vari oggetti che accompagnavano i defunti nel viaggio nellโ€™oltretomba.

Ritornando alla vita e al presente, e uscendo dallโ€™Abbazia, dopo pochi passi, sulla destra, si vede lโ€™Hostellerie de l’Abbaye de La Celle, ormai famosa perchรฉ dal 1999 si trova sotto lโ€™ala โ€œstellataโ€ di Alain Ducasse. Chef del Ristorante (1 stella Michelin) รจ Nicolas Pierantoni, discepolo di Ducasse, che propone piatti basati sui sapori e sui profumi della Provenza, dai fromages freschi o stagionati a ricette a base di pesce e carne rigorosamente provenzale. In tavola anche legumi – pomodori, zucchine, melanzane, peperoni, biete… – del potager dell’Hostellerie.

Silvia C. Turrin

Piccoli borghi della Provenza Verde

La Provenza รจ una di quelle regioni da scoprire in ogni stagione dell’anno.ย L’Autunno รจ perfetto per ammirare il lento mutamento deiย colori della Natura, per frequentare sagre in cui degustare i mille sapori del Midi, per visitare piccoli e suggestivi borghi.

In particolare, la Provenza Verde –ย che si trova nell’alto Var –ย รจ una zona meravigliosa per quanti amano vacanze Slow, lontani da caos, smog, traffico… Di seguito alcune idee per scoprire questo angolo di Provenza dove รจ possibile ritrovare, in qualunque periodo, pace e calma.

Pontevรจs. Borgo arroccato su unโ€™altura da cui si ammira uno splendido panorama. Il circuito storico, segnalato da pannelli in legno, invita a scoprire le vestigia del castello, lโ€™antico mulino a olio e le mura, che un tempo proteggevano lโ€™intero villaggio dalle incursioni straniere. Le cerchia cittadine in parte sono ancora ben visibili, altre sono in restauro, altre ancora sono state abbattute verso il 1705. Grazie a un cartello dettagliato, si conosce la storia di queste mura difensive e lโ€™ingegno di chi le aveva edificate.

Per chi ha tempo, รจ consigliata una bella e facile passeggiata ai piedi del massiccio del piccolo Bessillon. Il circuito รจ lungo 3,5 km, con un dislivello di 210 metri ed รจ chiamato Les Frรฉgouriรจres, a indicare lโ€™abbondanza in zona del timo. Il sentiero รจ immerso nella tipica vegetazione provenzale, tra erbe aromatiche (rosmarino, santoreggia, lavanda) e la macchia mediterranea (leccio e pino dโ€™Aleppo).

Cotignac, villaggio famoso per la sua ubicazione molto suggestiva, costruito ai piedi di una grande falesia di tufo, alta 80 metri, dove si possono ancora ammirare case troglodite. Alla sommitร  di questa grande roccia si ergono due torri, antiche vestigia del castello medievale sopravvissute al tempo. Cotignac si anima durante il marchรฉ settimanale, in Cours Gambetta, e in occasioni dei vari eventi, tra cui brocante, sagre e pellegrinaggi al Santuario Notre Dame de Grรขces.

Da vedere a Cotignac anche il Monastero Saint-Joseph, costruito a seguito dellโ€™apparizione del santo Joseph al pastore Gaspard Ricard, nellโ€™anno 1660. Pregevole la chiesa parrocchiale Saint-Pierre, edificata nel 1266 e ingrandita nel XVII secolo; vi si svolgono concerti di musica classica, barocca e polifonica.

 

 

Per Approfondire

un video realizzato dall’Ufficio del Turismo della Provenza Verde http://www.la-provence-verte.net/