Bormes les Mimosas è un incantevole borgo, incastonato tra terra e mare, nel dipartimento del Var. È circondato dalla natura, ancora in parte selvaggia, del massiccio dei Maures.
Se le sue spiagge di sabbia fine attirano tanti turisti in estate, se i suoi domaine vinicoli hanno riscosso una inaspettata fama mondiale, è il suo borgo medievale a essere al centro dell’interesse di tanti viaggiatori e appassionati di villaggi provenzali.
Tra le sue vie e i suoi vicoli si possono scoprire angoli suggestivi, quasi magici e spesso poetici.


Inserito tra i villaggi più belli di Francia, Bormes les Mimosas si trova a 154 metri di altitudine, tra il mare e le colline.
Una posizione che ha creato un microclima particolare, tanto da trasformare il borgo in uno spazio fiorito ogni mese dell’anno.
Anche in pieno inverno è possibile ammirare tante piante in fiore. Non è un caso che sia rinomata per la sua eccezionale diversità floreale, con oltre 700 specie da scoprire.
Al centro dell’attenzione, rimane la mimosa, che qui ha trovato un habitat ideale per espandersi e colorare il paesaggio da dicembre a marzo.
Dedicato alla mimosa, ma non solo, l’appuntamento annuale denominato Mimosalia, che nel 2025 raggiunge la sua 28ᵃ edizione.
Quest’anno si tiene nel weekend del 25-26 gennaio e i vari incontri ed eventi ruotano attorno al tema del futuro sostenibile.

Da qui, la scelta di creare un “villaggio delle alternative” per dare spazio a nuove iniziative e progetti a favore delle prossime generazioni. Tanti gli stand (circa 150), tra vivaisti-raccoglitori, produttori biologici, artigiani creativi… e non mancano ovviamente svariate conferenze gratuite, che approfondiscono diverse tematiche e pratiche: dall’orto forestale commestibile alla cucina vegana/vegetariana, passando da atelier incentrati sul benessere e sull’educazione ispirata ai principi di Maria Montessori.
Su tutto predomina un colore, quello della mimosa.

Come ricordo nel mio recente libro dedicato alle “Meditazioni con i Fiori“, questa pianta, originaria dell’Australia, è simbolo della rinascita floreale di fine inverno.
Una leggenda spiega, in termini poetici, lo sbocciare dei suoi fiori. Si narra che la nostalgia verso la sua terra d’origine sia il motivo della sua fioritura in pieno inverno, proprio quando nell’emisfero opposto, è estate, che è la stagione in cui sboccia la mimosa in Australia.
La mimosa sprigiona un profumo particolare, che ci riporta alla terra e ci infonde gioia.
L’elemento e la forza solare vengono trasmessi dal colore e dalla forma dei fiorellini di mimosa, che sembrano tanti piccoli Soli, capaci di riscaldare anche i cuori più freddi.
Perché meditare con i fiori di mimosa?
Perché i fiori di mimosa, grazie alla loro contagiosa solarità, infondono forza, gioia ed equilibrio. Come scrivo nel libro qui sopra citato:
Questa meditazione è particolarmente indicata tra gennaio e febbraio, proprio quando iniziano a fiorire lungo le coste del Mediterraneo – tra Liguria e Provenza – le mimose. Nei primi due mesi dell’anno, focalizzarsi sui fiori di mimosa permette di superare il torpore invernale, lasciando spazio a un rinnovamento psico-emotivo.
La strada della mimosa

Bormes les Mimosas è una delle tappe più importanti di un percorso incantevole tra la costa e l’immediato entroterra: la strada della mimosa.
In inverno, quando in altre zone la natura sembra ancora dormiente, qui domina il giallo. Quello della Route du Mimosa è un viaggio di 130 chilometri, che inizia proprio nel piccolo borgo di Bormes, prosegue verso Rayol-Canadel-sur-Mer, poi verso Sainte-Maxime, Saint-Raphael, Mandelieu-la-Napoule, per poi approssimarsi all’interno verso il Massif du Tanneron, proseguendo per Pégomas e infine a Grasse, capitale del profumo.




























